Hai la sensazione di non riuscire a raggiungere molti degli obiettivi che ti eri prefissato e per questo ti sembra di essere sempre in affanno? Probabilmente alcuni degli obiettivi che ti sei posto sono i cosiddetti dead person’s goals (obiettivi dell’uomo morto). Sono stati definiti in questo modo perchè possono essere raggiunti soltanto da un morto o, per mia libera estensione, da uno zombie. Mi spiego meglio con un esempio: immaginiamo di provare molta agitazione rispetto ad un esame da fare o ad un’importante scadenza di lavoro; più si avvicina la data e più la nostra ansia si farà spazio nella nostra giornata e, in alcuni casi, diventerà un fardello del quale fare volentieri a meno. Nel tentativo di tranquillizzarsi molte persone cercano di porsi obiettivi molto controllanti del tipo «non devo più agitarmi» o «devo stare attento e non fare errori» ma, agendo in questo modo, le persone non fanno altro che aumentare l’incertezza abbassando la propria autoefficacia. Alcuni autori (Luoma et al., 2007) hanno cercato di sottolineare l’inutilità di obiettivi posti in negativo con la paradossale affermazione che solo un uomo morto potrebbe raggiungerli: un morto, infatti, non prova ansia e non commette errori, proprio in quanto morto. Read more