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Perché sopravvalutiamo l’intensità delle nostre reazioni emotive? Effetto dell’Impact Bias!

Quante volte vi è capitato di sopravvalutare delle difficoltà nell’affrontare una situazione per poi sorprendervi a pensare: «Tutto sommato pensavo peggio». Un ruolo importante in queste comunissime situazioni è rappresentato dal nostro sopravvalutare l'”impatto” che le emozioni molto intense avranno su di noi.

Maria è una donna stava facendo un percorso per un problema di Ansia Generalizzata e stava rispondendo molto bene alla psicoterapia quando durante la seduta emerse che una sua cara amica stava molto male ed era ricoverata in ospedale ma Maria non era ancora riuscita ad andare a trovarla con conseguenti sensi di colpa e stigmatizzazione di se stessa:

Ho paura di non farcela a vederla stare male, tutta medicalizzata e piena di flebo, ho paura di scoppiare a piangere e di deprimerla invece di aiutarla.

Maria sopravvalutava l’impatto emotivo che la vista della sua amica avrebbe avuto su di lei e pensava di non essere in grado di riuscire a gestire la situazione; in altre parole stava subendo l’azione di una distorsione cognitiva conosciuta come Impact Bias.

Impact Bias: che cos’è?

L’impact bias è difficile da tradurre con due parole e può essere reso come “distorsione da impatto emotivo”. In pratica è un pregiudizio della nostra mente a sovrastimare la lunghezza o l’intensità degli stati emotivi futuri rispetto a determinati aventi. Può capitare che le persone tendano a pensare che se si verificasse un evento negativo impiegheranno più tempo a recuperare emotivamente di quanto ce ne vorrà in realtà. Viceversa, se si verifica un evento felice, le persone tenderanno a sopravvalutare quanto a lungo trarranno benefici emotivi da esso.

Impact Bias: cause.

I processi che sono alla base dell’impact bias sembrano essere 2: da un lato un’eccessiva focalizzazione su alcuni particolare dell’evento; le persone pensano all’impatto di una situazione futura ignorando tutte le altre cose che stanno accadendo nelle loro vite che nella realtà avranno un ruolo importante nell’affrontare le conseguenze emotive di una difficoltà. Viceversa se l’impact bias riguarderà emozioni positive potremmo trascurare che altri aspetti della nostra vita continueranno a “stressarci” anche se ci capita una cosa meravigliosa.

Un’altro meccanismo ha a che fare con la nostra necessità di pianificare gli eventi e preoccuparci di ciò che potrebbe danneggiarci (o al contrario darci piacere e soddisfazione); è un meccanismo adattivo e non ha senso cercare di disinnescarlo ma può essere utile evitare meccanismi di fusione cognitiva.

Impact bias: contromisure.

Rileggendo il bias attraversi il filtro dell’hexaflex dell’ACT appare evidente come il futuro concettualizzato giochi un ruolo molto forte distogliendoci dall’unico tempo sui cui abbiamo veramente potere: il momento presente. Ogni strategia di mindfulness per ricentrarci è molto efficace. Anche le tecniche di defusione aiutano molto evitando pericolosi loop psicologici rispetto al nostro funzionamento emotivo. In aggiunta è molto importante “allargare lo sguardo” ed evitare la focalizzazione eccessiva, centrale in questo bias.


Per saperne di più:

http://www.people.virginia.edu/~tdw/wilson%20gilbert%20jpsp.2013.pdf

 

 

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